27 Luglio 2023

Il concetto di doppia materialità nella rendicontazione di sostenibilità – UNI PILLS #30

Pannelli solari in un campo

La materialità è indubbiamente uno dei concetti che ha guadagnato maggior rilevanza e visibilità negli ultimi anni nel panorama della reportistica di sostenibilità. Il concetto che affonda le sue radici nell’accounting ricopre un ruolo molto importante sia nella fase di preparazione e progettazione dei report, sia nella fase della loro verifica da parte degli auditors esterni.

La definizione di materialità

La sua definizione si basa sull’identificazione delle informazioni in grado di influenzare le decisioni degli stakeholders. Da ciò discende la sua rilevanza: esso rappresenta infatti lo strumento impiegato per “filtrare” le informazioni rilevanti da includere nei report e, ancor prima, dovrebbe considerarsi un importante sostegno nell’individuazione degli aspetti sui quali focalizzare la strategia aziendale in ambito ESG.

Materialità di impatto e materialità finanziaria

Nell’ambito della sustainability disclosure si distinguono due diverse scuole di pensiero a tratti considerate quasi antagoniste circa la definizione della materialità, legate ai due principali sustainability standards setters: il GRI (Global Reporting Initiative) è il portavoce del concetto di materialità di impatto mentre il SASB (Sustainability Accounting Standards Board) propone una valutazione dei temi ESG basata sulla materialità finanziaria.

  • La prima corrente si focalizza sulla valutazione degli effetti delle attività che le organizzazioni mettono in atto sull’economia, sull’ambiente e sulla società (prospettiva inside-out).
  • La materialità finanziaria invece valuta gli effetti delle questioni di sostenibilità sui flussi di cassa, sullo sviluppo, sulla performance, sulla posizione, sul costo del capitale o sull’accesso ai finanziamenti dell’impresa (prospettiva outside-in).

I due approcci hanno viaggiato su binari paralleli e di esclusività, facendo sì che la definizione delle tematiche di sostenibilità delle aziende negli ultimi venti anni seguisse l’una o l’altra scuola, in un contesto di sustainability standards volontari che hanno lasciato ampio margine di interpretazione sui processi di analisi di materialità.

Il concetto di Doppia Materialità

La Direttiva (UE) 14.12.2022 n. 2464 Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), entrata in vigore il 5 gennaio 2023, afferma la centralità della “Doppia Materialità”. La nuova direttiva infatti invita a superare la visione disgiuntiva di materialità finanziaria e di materialità degli impatti offrendo invece una soluzione unitaria, che riconosce il valore aggiunto nel definire le tematiche materiali considerando entrambe le prospettive:

  • la prospettiva “Outside-in” in cui l’azienda prende in considerazione i rischi e le opportunità derivanti dalla gestione di una determinata tematica ESG e l’impatto che questi potrebbero avere sulla sua performance economico-finanziaria
  • la prospettiva “Inside-out” in cui invece l’azienda pone l’attenzione sugli impatti, positivi e negativi, attuali e potenziali, che la sua gestione di una determinata tematica ESG può creare sugli stakeholder.

Cosa si chiede alle aziende e le ripercussioni

L’entrata in obbligo delle nuove disposizioni che avrà luogo a partire dai report pubblicati nel 2025, richiederà alla società europee, principalmente GRI adopter, un adeguamento del processo di determinazione del profilo di materialità. Attualmente tale processo risulta incentrato sulle attività di stakeholder engagement, le quali saranno da ritenersi utili e necessarie per mantenere attivo un dialogo con gli interlocutori aziendali, ma non più sufficienti per individuare e prioritizzare i temi ESG su cui focalizzare strategia e rendicontazione.

Infatti, dopo aver selezionato le tematiche che da un punto di vista di impatti raggiungono i threshold stabiliti, occorre infatti identificare quelle che potrebbero avere un impatto sul valore dell’azienda nel breve, medio e lungo termine e, se necessario, individuare un sottoinsieme di tematiche di sostenibilità che risultano materiali dal punto di vista finanziario nonostante non abbiano impatti negativi.

Impatti, rischi ed opportunità sono quindi riconosciuti a tutti gli effetti come lati di una stessa medaglia: ogni impatto dell’organizzazione ha o avrà nel tempo una ripercussione anche finanziaria e l’evoluzione del concetto di materialità sembra riflettere proprio questa consapevolezza.

Potrebbe interessarti anche: