27 Febbraio 2023

SOSTENIBILITA’ AZIENDALE: UNO SGUARDO ALL’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE ESG – UNI PILLS#26

Nel contesto economico attuale, le scelte aziendali orientate allo sviluppo ed alla continuazione del business non possono prescindere dalla sostenibilità.

Senza il rispetto per il pianeta, per le sue (limitate) risorse e per le generazioni future non è infatti possibile immaginare un domani sostenibile. In questo scenario, anche le imprese sono chiamate a fare la loro parte e ad adottare comportamenti aziendali responsabili e sostenibili, in linea con i principi ESG.

Cosa si intende per “sostenibilità aziendale”?

Per sostenibilità aziendale si intende l’impegno concreto di un’azienda nel dar vita a un modello di business che non solo permetta il sostentamento dell’impresa a lungo termine, ma che sia anche attento all’ambiente, al benessere sociale e a una governance equa e lungimirante.

Un concetto che trova il proprio culmine nell’espressione Responsabilità Sociale d’Impresa  (o Corporate Social Responsibility, CSR), introdotta dalla Commissione Europea nel Libro Verde del 2001, nel quale la CSR viene definita come “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”.

Da un punto di vista normativo, il percorso è stato tracciato di recente dalla direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) –  Direttiva (UE) 14.12.2022 n. 2464 (G.U. UE 16.12.2022 n. L 322), in vigore dal 5 gennaio 2023 (da recepire in ciascun stato membro della Unione Europea entro il 6 luglio 2024) la quale aggiorna la direttiva sul reporting non finanziario ed introduce requisiti di trasparenza più stringenti sulla sostenibilità delle imprese e standard di reporting europei uniformi che garantiscano la comparabilità delle informazioni. 

Tra le previsioni della nuovo direttiva europea vi è l’inserimento della informativa di sostenibilità obbligatoriamente all’interno della relazione sulla gestione al bilancio di esercizio (o consolidato) per tutte le grandi imprese agevolando la predisposizione di regole sempre più puntuali per la produzione del cosiddetto “Report Integrato di Sostenibilità”. Per imprese di grandi dimensioni si intendono quelle che, alla data del bilancio, superano due dei seguenti tre criteri: i) 20 milioni di euro di totale attivo; ii) 40 milioni di euro di fatturato; iii) impiega oltre 250 addetti medi annui.

In questo contesto, le imprese saranno chiamate a rappresentare tutte le informazioni di sostenibilità e non solo quelle economiche e patrimoniali, superando le disomogeneità di rappresentazione e fornendo dati misurabili e comparabili.

Perché è importante la sostenibilità aziendale?

I parametri che un’azienda deve tenere in considerazione per realizzare strategie sostenibili sono racchiusi nell’acronimo ESG (Environmental, Social and Governance). Per sostenibilità aziendale non si intende infatti solo lo sforzo per salvaguardare l’ambiente, ma anche la capacità di operare tenendo in considerazione altre variabili come il contesto sociale in cui l’azienda opera e le persone che lavorano nell’impresa.

Dimostrare di essere un’azienda orientata alla sostenibilità significa anche aver accesso a finanziamenti pubblici agevolati e dedicati, oltre ad avere una maggiore probabilità di ottenere investimenti privati.  Infatti, il tema della sostenibilità, nelle sue diverse accezioni ambientale, sociale e di corporate governance, è sempre più rilevante per gli stakeholders ed in particolare per gli investitori che sono sempre più interessati non solo a ottenere dai loro investimenti un buon rendimento finanziario ponderato per il rischio, ma anche a conoscere quali siano gli “ingredienti” che determinano il profilo “rischio rendimento” dei loro investimenti.

In altre parole, investitori e finanziatori oggi richiedono alle imprese informazioni sempre più ampie, che vanno ben oltre i dati strettamente quantitativi contenuti nel bilancio d’esercizio e che riguardano la valutazione delle risorse cosiddette intangibili, la comprensione della strategia e la fattibilità del modello di business , con il fine ultimo di definire il valore e le prospettive dell’azienda.

Il mercato è infatti disposto a finanziare a tassi più contenuti le imprese che riconosce come più efficienti da un punto di vista tecnologico o più capaci di presidiare i molteplici rischi che scaturiscono dalla sfida della sostenibilità.

Non solo, nel corso degli anni è cresciuto anche il numero dei consumatori attenti alle tematiche ESG che nelle loro scelte di acquisto privilegiano aziende, prodotti e servizi allineati a tali tematiche.

Comunicare la sostenibilità aziendale nella rendicontazione

Come riportato in precedenza, al fine di incentivare l’attenzione alla sostenibilità, il legislatore ha previsto l’obbligo per alcune specifiche aziende di redigere la rendicontazione di sostenibilità, in cui vengono elencate e misurate le azioni messe in atto per una crescita sostenibile e in accordo con i criteri ESG; tuttavia anche le imprese che non sono obbligate a pubblicare la rendicontazione di sostenibilità hanno tutto l’interesse a comunicare il proprio impegno per uno sviluppo sostenibile attraverso la diffusione volontaria di un bilancio di sostenibilità. Rispettare i criteri ESG, infatti, per un’azienda non vuole soltanto dire fare la propria parte per uno sviluppo sostenibile, ma anche attrarre investitori e accedere a finanziamenti agevolati, a tutto vantaggio della possibilità di crescita e sviluppo dell’azienda stessa. Non è infatti un caso che sempre più gestori di fondi orientino i loro investimenti verso quelle imprese che dimostrino un reale impegno verso la sostenibilità aziendale. Ecco perché rendicontare, misurare e comunicare questo impegno diventa un tema di grande attualità.

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