Dopo vent’anni dalla data di entrati in vigore del D.Lgs. 231/01 Confindustria ha pubblicato un nuovo aggiornamento delle “Linee Guida per la costruzione dei Modelli di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231”.
L’ultima versione del documento, approvata dal Ministero di Grazia e Giustizia, prende in considerazione il quadro delle novità legislative e giurisprudenziali intervenute a seguito della revisione del marzo 2014.
Il documento risulta sempre ispirato dalla filosofia del risk management, con l’opportuna considerazione dell’adozione auspicabile di un approccio integrato nella gestione dei rischi al fine di ovviare a problematiche di “overlapping”, ovvero al fine di evitare, a titolo esemplificativo, duplicazioni nei controlli e distonie delle informazioni prodotte dall’ente.
Tra le principali modifiche ed integrazioni si segnala:
- Una maggiore profondità di analisi al sistema delle deleghe. Nella sezione “Passi operativi per la realizzazione di un sistema di gestione del rischio” viene data specifica della necessità di delega formalizzata e del suo contenuto.
- Maggiore enfasi alla centralità del ruolo dell’OdV (Organismo di Vigilanza) con alcune integrazioni nel caso in cui tale funzione venga affidata al Collegio Sindacale.
- Nella Parte Speciale vengono ora indicate le nuove ipotesi di reato-presupposto (dai reati ambientali alle nuove fattispecie contro la Pubblica Amministrazione, fino agli illeciti penali di frode nelle pubbliche forniture e di contrabbando), precedute da alcune importanti considerazioni e accompagnate dall’indicazione delle aree di rischio e dei controlli di natura preventiva, il tutto attraverso case studies.
- Una attenta analisi sui profili di responsabilità da reato nei gruppi di imprese e sulla composizione dell’OdV delle società appartenenti al gruppo.
- Alcune rilevanti indicazioni in merito alla tematica del Whistleblowing